Il futuro delle città europee medio piccole nel post Covid-19
LE CITTA’ DI PICCOLA E MEDIA DIMENSIONE HANNO AVUTO UN RUOLO CHIAVE NEL CORSO DELLA PANDEMIA IN EUROPA: 8300 CITTA’ ATTENDONO ORA SOSTEGNO DALLE NUOVE POLITICHE URBANE EUROPEE
Le città ricoprono un ruolo importante da un punto di vista economico e sociale: sono luoghi di creazione di lavoro, di servizi pubblici e privati, nodi di mobilità locale, ma anche centri regionali di produzione di conoscenza, innovazione ed infrastrutture per una gran parte della popolazione europea. Oggi, circa il 24% della popolazione europea vive in 8.350 città periferiche di piccola o media dimensione. La pandemia e la crisi sanitaria ad essa collegata hanno dimostrato che queste città possono svolgere un ruolo cruciale nella futura fase di ricostruzione socio-economica post-Covid.
A seguito della recente pubblicazione di un report che analizza l’utilizzo dei fondi FESR stanziati per lo sviluppo di politiche urbane in 10 ambiti tematici, i partner del progetto InterregEurope EURE hanno successivamente sviluppato un documento a carattere politico denominato “Opinion Report” e destinato alle autorità locali, regionali, nazionali ed europee.
Questo documento ha come obiettivo migliorare la consapevolezza dei decisori politici e degli amministratori al fine di:
- Migliorare la partecipazione delle città periferiche di piccole e medie dimensioni nella definizione dell’attuazione delle Politiche Urbane Europee
- Mettere il policentrismo al centro delle Politiche Urbane e di Coesione
- Passare da una vita urbana ad uno stile di vita più “umano”
Il prossimo periodo di programmazione dei fondi europei potrebbe dunque rappresentare una buona
opportunità per promuovere sia l’inclusione che il finanziamento del concetto di FUAs (Aree Urbane Funzionali) con una focalizzazione speciale sulle aree metropolitane, sul policentrismo dei piccoli nuclei urbani e sugli spazi rurali di transizione urbana.
Allo stato attuale, i Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale ammettono a finanziamento soltanto i principali FUAs europei e i FUAs delle città con 50.000 o più abitanti.
La nostra domanda è: perchè? Le piccole città hanno gli stessi problemi delle grandi, anche se su scala diversa, e tuttavia beneficiano di risorse tecniche e finanziarie inferiori. E’ proprio per questo che le Aree Urbane Funzionali di 20.000 o più abitanti dovrebbero ricevere maggiore sostegno.
Le risorse europee destinate alle politiche urbane nel periodo 2021-2027 ammonteranno almeno a 18 miliardi di euro, cioè 8 miliardi in più rispetto al precedente periodo di programmazione 2014-2020.
Ulteriori 564 milioni di euro saranno messi a disposizione dal programma europeo New Urban Initiative.
L’Europa è un territorio urbano policentrico, con diversi livelli di policentrismo. Il territorio urbano in Europa è in pratica organizzato nella seguente maniera:
- Regioni Metropolitane o Metropoli che costituiscono funzionalmente Aree Urbane Funzionali (FUAs)
- Città con 50.000 o più abitanti che costituiscono, o possono costituire, Aree Urbane Funzionali all’interno della stessa Regione
- Città più piccole con 10-20.000 abitanti che rappresentano centri di attrazione per 2 o più piccoli centri urbani/rurali.
Uno studio recente pubblicato dal programma europeo ESPON ha identificato in Europa circa 1.600 potenziali Aree Urbane Funzionali con minimo 20.000 abitanti.
A partire dalle considerazioni espresse sopra, i partner di EURE hanno formulato le seguenti 10 raccomandazioni politiche:
- Promuovere l’effettiva partecipazione delle città periferiche medio-piccole nelle politiche urbane europee per rafforzare il Policentrismo e allo stesso tempo promuovere una giusta identificazione di queste città secondo il contesto territoriale in cui sono inserite;
- Potenziare la partecipazione pubblica delle amministrazioni locali nella progettazione, implementazione, monitoraggio e valutazione delle strategie urbane e, più in generale, delle politiche urbane.
- Lo sviluppo urbano sostenibile integrato dovrebbe essere progressivamente orientato alle Aree Urbane Funzionali e ai sistemi urbani policentrici;
- Promuovere un maggiore impegno degli Stati Membri nel processo di decentralizzazione politica e finanziaria delle amministrazioni locali.
- Dare maggiore rilevanza alla pianificazione strategica nella preparazione degli strumenti di programmazione per l’implementazione della politica urbana e degli investimenti pubblici in genere.
- Promuovere il raggruppamento tematico e territoriale di città e altri organismi per lo sviluppo congiunto di politiche urbane sostenibili tramite strategie territoriali integrate;
- Le aree funzionali urbane per lo sviluppo urbano sostenibile possono e devono superare le demarcazioni amministrative, configurandosi intorno a diverse funzioni urbane, sistemi territoriali policentrici e maggiori interrelazioni territoriali;
- Rafforzare le capacità delle amministrazioni decentralizzate e la semplificazione della gestione del FESR e garantire che le risorse del FESR destinate alle politiche urbane siano aumentate;
- L’economia circolare dovrebbe essere integrata nella politica urbana europea per le città piccole, medie e periferiche;
- Le città, come è accaduto durante la pandemia sanitaria, dovrebbero avere un ruolo cruciale nella ricostruzione socio-economica post-COVID.
I partner del progetto EURE auspicano che queste raccomandazioni politiche possano essere prese in considerazione dalle autorità interessate nella preparazione del periodo di programmazione 2021-2027 dei finanziamenti europei.