Programma

Dopo una ricognizione sul  quadro normativo e sulle  principali novità dell’ISEE definito col DPCM 159/2013, si passerà  alla  valutazione degli effetti del  nuovo sistema di calcolo dell’indicatore, elementi   essenziali per strutturare i nuovi sistemi di welfare locali; appare necessario  esaminare  le variazioni dei valori finali dell’ISEE, chi  guadagna e chi   perde, con i  necessari distinguo   per tipologia di servizi, derivanti dalla differenziazione dei calcoli  dell’indicatore:  l’ISEE standard, l’ISEE socio-sanitario, l’ISEE per servizi residenziali, l’ISEE per minori. Il peso delle c.d. “componenti aggiuntive”. L’analisi  e gli spunti che possono provenire dai dati rilevati dal Ministero del Lavoro sulle DSU presentate nel 2015.

La revisione  dei regolamenti ISEE degli enti erogatori: criteri per accesso alle prestazioni,  criteri applicativi delle tariffe,  criteri per concessione di agevolazioni e altri  contributi. Esemplificazioni su alcune tipiche e diffuse prestazioni agevolate degli enti locali.

Le scelte chiave  da fare nell‘impostazione di un sistema per la ridefinizione delle soglie di accesso a prestazioni e/o contributi (es. per assistenza economica),  fasce di compartecipazione degli utenti (es. per Strutture Residenziali anziani e Asili nido).  

Possibili soglie di esenzione: tra limiti e opportunità.  Il passaggio da utenti da fasce gratuite ad onerose e viceversa.

Altri principali elementi da inserire nei nuovi regolamenti: limiti valori ISEE, aliquote per sistemi personalizzati,  decorrenze nell’adozione dei nuovi valori, validità degli effetti, trattamento del periodo transitorio, applicazione ai nuovi richiedenti le prestazioni e ai  vecchi utenti , modalità e tempi di richiesta delle prestazioni, trattamento dei ritardatari, ISEE corrente (trattamento, decorrenza e validità degli effetti, ), controlli, sanzioni.

Analisi dei  principali  modelli di trattamento degli utenti: a fasce, personalizzati, a soglia unica: vantaggi e limiti.

La distinzione fra prestazioni unitarie e prestazioni continuative. Come assicurare l’equilibrio  nelle entrate degli Enti e limitare l’impatto sulle famiglie.

I possibili parametri integrativi all’ISEE.

Le Sentenze del Consiglio di Stato del 29/2/2016 (in particolare la n. 842) sui trattamenti assistenziali e indennitari percepiti dai disabili: analisi del contenuto, motivazioni:conseguenze sui cittadini e sugli enti erogatori. Le Sentenze producono effetti non solo sull’ISEE socio-sanitario, ma anche sugli altri indicatori. Come muoversi nella fase di incertezza attuale: prospettive, scelte e rischi per gli enti erogatori in attesa del necessario intervento di riordino  normativo.

L’ISEE “corrente”: efficacia e aspetti critici del nuovo indicatore usato per  rilevare variazioni reddituali recenti significative,  che “attualizza” la valutazione economica degli utenti.

Le novità sulla compilazione della DSU introdotte dal Decreto del Ministero del Lavoro 393/2015.

Il Sistema Informativo ISEE e la Banca dati nazionale delle prestazioni sociali agevolate c/o INPS.

L’importante ruolo dei controlli e il loro rafforzamento attraverso l’impiego delle banche dati secondo le previsioni del   DPCM 159/13. L’aumento dei controlli preventivi a cura di INPS e Agenzia delle Entrate. I controlli del Comune. Tipologie dei controlli : controlli formali e sostanziali.   I possibili  accordi con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate  e le relazioni con gli altri soggetti coinvolti ( CAAF, INPS, altri enti detentori di dati  ). La selezione delle posizioni da controllare: a campione, sui casi dubbi.  Ruolo e responsabilità del responsabile del procedimento.   Rilevanza penale delle dichiarazioni mendaci. Le importanti modifiche nel  ruolo sanzionatorio del Comune introdotte  dalla L.122/2010.  

La gestione delle procedure amministrative. L’importanza delle informazioni su documentazione e tipo di indicatore occorrente, definizione  tempistiche in relazione ai tempi di calcolo dell’ISEE e della validità delle attestazioni rilasciate. Gli accertamenti di “estraneità” nei rapporti, la certificazione dei redditi esenti erogati dall’Ente.