
Il progetto EDIN in Toscana: un meeting interregionale per il futuro dei nomadi digitali
Il 25 e 26 marzo si è svolto il meeting interregionale del progetto EDIN – European Digital Nomads, organizzato e ospitato da ASEV (in qualitĂ di partner del progetto) e dalla Regione Toscana. L’evento ha visto la partecipazione di una delegazione di rappresentanti provenienti da Spagna, Bulgaria, Italia, Irlanda, Norvegia, Finlandia e Lituania, e la presenza dall’assessore regionale all’economia e al turismo, Leonardo Marras.
Il progetto EDIN, coordinato da EIXO Atlántico do Noroeste Peninsular (Spagna), mira a rafforzare la capacitĂ dei territori di attrarre i cosiddetti “nomadi digitali”, una categoria eterogenea che comprende lavoratori dipendenti, liberi professionisti, artisti e ricercatori, accomunati dalla possibilitĂ di svolgere la propria attivitĂ lavorativa in un luogo diverso da quello di residenza, grazie alle tecnologie digitali.
Cofinanziato dal programma di cooperazione Interreg Europe, il progetto EDIN ha una durata di quattro anni e un budget complessivo di 1,98 milioni di euro. Tra i partner coinvolti figura anche la Regione Toscana, con il settore Politiche di sostegno alle imprese, a cui sono assegnati 77 mila euro per la realizzazione delle attivitĂ progettuali.

Nel secondo giorno del meeting, il 26 marzo, la delegazione ha visitato i Comuni di Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano per approfondire alcune esperienze locali di rilievo nel contesto del nomadismo digitale. Prima tappa della visita è stata lo Smart Village di Santa Fiora, esempio concreto di come le tecnologie digitali possano favorire nuove forme di residenzialità e lavoro. A seguire, la delegazione ha incontrato le cooperative di comunità di Montelaterone (Comune di Arcidosso) e di Montegiovi (Comune di Castel del Piano), realtà che coniugano innovazione, sostenibilità e valorizzazione del territorio.
“La digitalizzazione del lavoro e il fenomeno del nomadismo digitale possono rappresentare una grande opportunità per i territori dell’Amiata – affermano i sindaci di Santa Fiora, Federico Balocchi, di Arcidosso, Jacopo Marini, e di Castel del Piano, Cinzia Pieraccini – grazie a specifici fattori di attrazione, come la qualità ambientale e paesaggistica, l’intensità delle relazioni sociali e i costi insediativi contenuti. Tuttavia, per rendere i nostri borghi realmente attrattivi per i nomadi digitali, è essenziale combinare questi elementi con connessioni veloci, investimenti in infrastrutture, spazi moderni di coworking e servizi adeguati.”
I primi cittadini hanno inoltre sottolineato l’importanza del percorso avviato dalla Regione Toscana con il progetto EDIN: “Si tratta di un’iniziativa strategica per sviluppare politiche pubbliche innovative capaci di rafforzare l’attrattivitĂ dei territori, grazie allo scambio di esperienze e alla collaborazione tra istituzioni e attori locali. Ringraziamo la Regione Toscana per l’attenzione riservata in questi anni alle aree interne, attraverso i bandi destinati alle cooperative di comunitĂ , all’economia collaborativa e i bandi smart. Grazie a questi strumenti, i Comuni hanno potuto avviare gli investimenti necessari per preparare i rispettivi territori ad accogliere al meglio questa opportunitĂ . I nomadi digitali non solo rappresentano un nuovo modello di lavoro e di vita, ma sono anche un’occasione di confronto e arricchimento per le comunitĂ locali, contribuendo a rendere i nostri borghi sempre piĂą dinamici e attrattivi.”
